Tumore del testicolo

I testicoli sono gli organi responsabili della produzione degli spermatozoi e di alcuni ormoni maschili. Sono due e si trovano all’interno di una borsa di pelle chiamata scroto.

Il tumore del testicolo rappresenta l’1% delle neoplasie dell’uomo ed il 5% dei tumori urologici, con un’incidenza nei paesi occidentali di 3-10 nuovi casi all’anno ogni 100.000 uomini. La sua incidenza è aumentata nel corso degli ultimi decenni specialmente nei paesi industrializzati.

I fattori di rischio per lo sviluppo di tumore del testicolo sono:

  • testicolo ritenuto o la ritardata discesa in età infantile;
  • l’ipospadia;
  • infertilità o ridotta spermatogenesi,
  • Storia familiare di tumori testicolari tra parenti di primo grado.
  • Età: dai 18 ai 30 anni abbiamo il picco di incidenza per questo tipo di tumore

Il tumore al testicolo si presenta generalmente come una massa scrotale, unilaterale
non dolente, oppure può essere diagnosticato casualmente durante un’ecografia
scrotale eseguita per altri motivi. Per i tumori del testicolo non esistono programmi di prevenzione organizzati. Gli stessi marcatori tumorali quali alfa-feto proteina e beta-HCG (sostanze i cui valori nel sangue possono aumentare in caso di sviluppo di neoplasia), utili per la conferma della diagnosi e per seguire nel tempo l’evoluzione della malattia, non servono per la diagnosi precoce. Data tuttavia la giovane età della popolazione a rischio, va sottolineata l‘importanza dell’autopalpazione del testicolo, con attenzione verso qualsiasi modifica dell’anatomia o della forma dello scroto. Adulti e ragazzi dovrebbero conoscere dimensioni e aspetto dei loro testicoli, esaminandoli almeno una volta al mese dopo un bagno caldo in modo che la borsa scrotale sia adeguatamente detesa. Ogni testicolo andrebbe esaminato facendolo ruotare tra pollice e indice alla ricerca di noduli anomali. Questa abitudine può consentire una diagnosi precoce. La sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi è complessivamente del 91% circa, ma le strategie messe in atto per diagnosticarlo il prima possibile, e la possibilità di intervenire con trattamenti multidisciplinari, hanno permesso di raggiungere tassi di guarigione che sfiorano il 99% per cento se la malattia viene scoperta in fase iniziale. Proprio per questo le campagne di informazioni rivolte alle fasce d’età più a rischio possono consentire non soltanto di sensibilizzare i giovani e le loro famiglie, riducendo il rischio di diagnosi tardiva delle condizioni ma permettono inoltre di educare i giovani ad una migliore presa di coscienza del benessere sessuale del maschio.

La diagnosi

La diagnosi viene effettuata in occasione della visita urologica mediante la palpazione e l’ecografia testicolare. Gli esami di stadiazione prevedono il dosaggio ematico dei markers tumorali ( alfa-feto proteina, beta-HCG e latticodeidrogenasi), e l’esecuzione di una TAC del Torace e dell’addome.


La terapia è chirurgica e consiste in un’incisione a livello inguinale seguita dall’asportazione del testicolo e del funicolo spermatico. e vasi sanguigni annessi. Poi se il paziente lo desidera, viene posizionata nello scroto una protesi in silicone che ha una finalità essenzialmente estetica.


L’asportazione di un testicolo non riduce e non influenza la libido e la fertilità del paziente; queste rimangono invariate. Le cose sono diverse se vengono rimossi entrambi i testicoli; in tale situazione vengono meno la produzione di testosterone e degli spermatozoi (sterilità). Tuttavia, prima di eseguire l’intervento di asportazione del testicolo è comunque fortemente consigliata l’esecuzione della crioconservazione del liquido seminale presso una banca del seme

La banca del seme offre all’uomo la possibilità di utilizzare i propri spermatozoi in tutte le situazioni che mettono a rischio la sua fertilità, anche solo temporaneamente. La crioconservazione del seme offre alla coppia la possibilità di accedere alle tecniche di fecondazione assistita, e rappresenta per il paziente ancora giovane non solo la speranza di una futura paternità, ma anche un sostegno psicologico per affrontare le varie fasi del trattamento della malattia.