La litotrissia retrograda intrarenale (RIRS) è un metodo endoscopico mini-invasivo per il trattamento della calcolosi renale che permette di raggiungere risultati eccellenti: è sufficiente pensare che ha una percentuale di riuscita che va dal 93 al 100 per cento. Si utilizza un ureterorenoscopio, strumento a fibre ottiche flessibile, che attraversando le vie urinarie è in grado di arrivare (grazie alle sue piccole dimensioni) all’uretere e poi al rene.
Dopo aver individuato il calcolo, esso viene frantumato con l’utilizzo di fonti di energia laser. I frammenti più grandi vengono rimossi con particolari strumenti, quelli più piccoli espulsi con le urine.
Nella maggior parte dei casi dopo questo intervento viene posizionato uno stent ureterale per facilitare il transito dell’urina, proteggere la via escretrice operata e in più evitare dolori post-operatori.
Lo stent viene mantenuto per un periodo di tempo variabile in base al caso clinico.