Corretta gestione della neovescica

La scelta del tipo di derivazione urinaria dopo cistectomia radicale dipende dalla combinazione di fattori clinici e dalle preferenze del paziente.

La neovescica ortotopica rappresenta una possibile alternativa che offre il vantaggio di non dare alterazioni della propria immagine corporea grazie alla possibilità di mantenere una minzione “per uretram”.

La neovescica ortotopica viene confezionata a partire da un segmento intestinale che viene isolato dal resto della matassa intestinale per essere poi riconfigurato fino a creare un vero e proprio serbatoio. La neovescica viene poi connessa agli ureteri e posizionata al posto della vescica nativa. La successiva anastomosi con l’uretra permetterà di ristabilire l’integrità anatomica del basso tratto urinario.

Come si può immaginare la neovescica non è in grado di riprodurre tutte le funzioni di una vescica nativa ed è fondamentale per il paziente prendere coscienza di ciò, al fine di riuscire a gestire in modo adeguato tale derivazione.

La prima grande differenza con la vescica normale è la mancanza dello stimolo minzionale; i pazienti portatori di neovescica potranno invece avvertire una sensazione di tensione a livello sovrapubico dovuto alla distensione della neovescica. Nelle fasi iniziali si consigliano minzioni ad orario (ogni 2-3 ore) ma con il tempo e con l’esperienza si riuscirà a “sentire” quando la neovescica è piena.

Anche lo svuotamento è diverso rispetto a quello di una normale vescica. La neovescica non è infatti in grado di contrarsi attivamente e, per favorire l’emissione di urina, è necessaria una forza esterna. Le tecniche di svuotamento della neovescica dovranno prevedere:

  • Utilizzo del torchio addominale: consiste in una sorta di spinta con la pancia che dovrà avvenire mentre si rilascia lo sfintere anale. La contrazione dei muscoli addominali serve per comprimere la neovescica e fare fuoriuscire l’urina.
  • Compressione manuale: consiste in una leggera pressione da applicare a livello del basso ventre
  • Postura: cambiare posizione del corpo, piegandosi in avanti permette di svuotare ulteriori residui di urina.

 

Con la neovescica la minzione non avviene più con un unico flusso ma a piccoli getti successivi, sono necessarie più spinte addominali per svuotarla completamente.

L’adeguato svuotamento della neovescica è essenziale per mantenere “in salute” il serbatoio stesso, per proteggere la funzionalità renale e per evitare il riassorbimento di urina (l’intestino è permeabile alle urine, diversamente dall’urotelio).

L’incompleto o inadeguato svuotamento della neovescica può diventare quindi un problema, e nel caso in cui il residuo post minzionale sia elevato (solitamente >200 ml) sarà necessario eseguire gli auto-cateterismi per garantire un completo svuotamento della neovescica.

Per quanto riguarda la continenza, questa non viene raggiunta subito dopo l’intervento, a causa di una debolezza dello sfintere uretrale. Inizialmente si potrà avere un’incontinenza urinaria completa con necessità di utilizzo di pannolini assorbenti. Nell’arco di qualche settimana la continenza migliorerà e per raggiungere un controllo completo potrebbero trascorrere alcuni mesi.

L’incontinenza notturna è invece più frequente e meno controllabile: durante la notte infatti la capacità di controllare i muscoli della continenza è ridotta. Questo problema può essere tuttavia superato grazie agli esercizi di riabilitazione del pavimento pelvico che permettono di tonificare la muscolatura deputata alla continenza urinaria riducendo le perdite di urina.

Per quanto riguardo le abitudini dietetiche bisogna tenere in considerazione che la neovescica è costruita con un tratto di intestino e ciò comporta una maggiore perdita di acqua e sali rispetto alla vescica naturale. Sarà quindi fondamentale assumere una quantità d’acqua sufficiente (almeno 2 litri al giorno) e se necessario utilizzare degli integratori salini.

Si raccomanda un consumo moderato di alcolici e una dieta ricca di frutta e verdura per regolarizzare la funzione intestinale. La mucosa intestinale produce muco, pertanto soprattutto inizialmente potrà trovarne nelle urine. Raramente, grandi quantità di muco possono rendere difficoltoso lo svuotamento della neovescica.